lunedì 28 febbraio 2011

Oscar 2011 - Vincitori e vinti (e considerazioni sparse)

Che pizza. No dico, è andato tutto come da copione. Il discorso del Re doveva trionfare e così è stato. Sono quattro gli Oscar che si è portato a casa il film inglese: Miglior Film, Miglior Regia (Tom Hooper), Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Attore Protagonista (Colin Firth), sicuramente la più meritata di tutte. E' dal 2007 secondo me che l'Academy per la categoria di Miglior Film non ne azzecca una. Cominciò nel 2008 premiando Non è un paese per vecchi, un bel film ma non il migliore tra i candidati (per me doveva vincere Il Petroliere), proseguì nel 2009 premiando il sopravvalutato The Millionaire (quando invece Milk e Frost/Nixon erano tre spanne sopra) e nel 2010 con The Hurt Locker (bello sì, ma più esercizio tecnico che altro). Insomma, Il discorso del Re era il film più debole tra i candidati di quest'anno. Ecco.
Dicevamo, Colin Firth premiato meritatamente come Miglior Attore mentre nella sponda femminile trionfa (anche all'applausometro) una dolcissima Natalie Portman in dolce attesa per Il cigno nero. E qui non c'è niente da obiettare. Così come non obietto su The Fighter che ha dominato nella categoria Miglior Attori Non Protagonisti: Christian "Gesù Cristo" Bale e Melissa Leo.
Alla conta finale dei premi, il favorito fino di un mese fa The Social Network (neanche la regia, ma dai!) si è fatto battere anche da Inception per 3 a 4. Al film di Fincher vanno i premi, tutti strameritati, di Miglior Sceneggiatura Non Originale (Aroon Sorkin), Miglior Colonna Sonora (Trent Reznor e Atticus Ross) e Miglior Montaggio (Angus Wall e Kirk Baxter). Il film di Nolan trionfa invece, come previsto, nelle categorie tecniche: Miglior Fotografia, Migliori Effetti Speciali, Miglior Montaggio Sonoro, Miglior Sonoro (che poi qualcuno mi deve spiegare che differenza c'è tra quest'ultimi due, eh).
Se si deve trovare il Grande Sconfitto di quest'anno, beh, senza ombra di dubbio è Il Grinta dei fratelli Coen: 10 candidature, 0 premi. Gli Academy sono stati generosi con loro quando, a mio parere, se lo meritavano di meno. Sì, per me Il Grinta è superiore a Non è un paese per vecchi.
L'Oscar come Miglior Film Straniero se lo aggiudica la Danimarca per In un mondo migliore di Susanne Bier, battendo quel brutto film di Innarritu (e la Detassis gongola come non mia).
Miglior Film d'Animazione è stato eletto Toy Story 3 (c'erano dubbi?) che si porta a casa Pixar anche la Miglior Canzone.
Anche quest'anno, l'Italia esce a mani vuote. Antonella Cannarozzi, unica candidata per il bel paese (ahahah), non è riuscita ad aggiudicarsi la statuetta per i Migliori Costumi di Io sono l'amore, andata invece ad Alice in Wonderland. Già m'immagino i servizi dei tg di quest'oggi che vogliono infilarci l'Italia in tutti i modi: "Un tocco d'italianità c'è stato grazie alla moglie di Colin Firth", "Era presente anche un po' d'Italia alla cerimonia degli Oscar in quanto la bisnonna di Tim Burton è italiana". Ridicoli.
Riguardo allo spettacolo stendiamo un velo pietoso. Io che mi aspettavo grandi cose da una coppia di ciòvani come James Franco e Anne Hataway hanno dato invece del loro peggio. Fatto salvo la simpatica introduzione con loro che viaggiano tra i film candidati a Miglior Film, il resto è stato pura e semplice noia.

domenica 27 febbraio 2011

L'ultimo dominatore dei Razzie

Da poco più di trent'anni, a Los Angeles, esattamente 24 ore prima della cerimonia degli Oscar, vengono assegnati i cosìdetti Razzie Awards ai film peggiori della stagione cinematografica. Razzie è sinonimo in italiano di pernacchia. Una pernacchia d'oro. Alla fine sempre di un premio si tratta. Ebbene, anche quest'anno sono stati annunciati i vincitori. Nessuno ci va mai a ritirarli, e non importa neanche che vi spieghi il perché. Solo lo scorso anno Sandra Bullock andò a ritirarlo (per A proposito di Steve) cosciente che poi il giorno seguente avrebbe trionfato agli Oscar con The Blinde Side.
Il vero dominatore (in tutti in sensi e in tutti i luoghi e in tutti i laghi) di quest'anno è M.Night Shyamalan che s'è cuccato i premi più importanti (leggere: umilianti) come Peggior Regista e Peggior Film per L'ultimo dominatore dell'Aria. Povero M. Night. Povero...Ma povero un cavolo, a dir la verità. Ha fatto un film che è di un'oscenità unica. E pensare che poco più di dieci anni fa riuscì a sorprendere tutti col suo folgorante film d'esordio, Il sesto senso.
Gli attori-cani di quest'anno sono, per il sesso maschile, Aston Kutcher (per ben due film: Killers e Appuntamento con l'amore) e, per il gentil sesso, Jessica Alba che ("s")trionfa come Non Protagonista addirittura per quattro film (Machete, Appuntamento con l'amore, The Killer Inside Me e Vi presento i nostri). 
Ma ecco la lista completa dei vincitori dei Razzie 2011:


- PEGGIOR FILM
L’ultimo Dominatore dell’Aria

- PEGGIOR ATTORE
Ashton Kutcher per Killers e Appuntamento con l'amore

-
PEGGIORE ATTRICE
Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis & Cynthia Nixon per Sex & the City 2

- PEGGIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Jessica Alba per THE KILLER INSIDE ME, LITTLE FOCKERS, MACHETE and VALENTINE’S DAY

- PEGGIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Jackson Rathbone per THE LAST AIRBENDER and TWILIGHT SAGA: ECLIPSE

- PEGGIOR USO IMPROPRIO E CAVAOCCHI DEL 3D
L’ultimo dominatore dell’aria
  
- PEGGIOR COPPIA SULLO SCHERMO / CAST D’INSIEME
L'intero cast di SEX & THE CITY 2

-PEGGIOR REGISTA
M. Night Shyamalan

-PEGGIOR SCENEGGIATURA
L’ultimo dominatore dell’Aria scritto da M. Night Shyamalan

- PEGGIOR PREQUEL, REMAKE, ADATTAMENTO O SEQUEL
SEX & THE CITY 2

Che Oscar che fa - Miglior Film

E siamo giunti all'ultimo post di analisi delle quattro categorie più importanti dei premi Oscar. Per ultimo ho volutamente lasciato la categoria più importante in assoluto, quella di Miglior Film. Meno di 24 ore e sapremo le decisioni dell'Academy.

MIGLIOR FILM:

- Il Cigno Nero: Ipnotico, elettrizzante, scioccante, superbo. Ho amato alla follia questo film. E ho amato tutto (tranne quel pesce lesso di Vincent Cassel). Un film che, nel bene o nel male, non ti lascia indifferente una volta finita la visione. E a quelli che lo hanno criticato e lo criticano tutt'ora etichettandolo come un trash-movie, sapete che vi dico? Vaffallovo (cit.).
Possibilità di vittoria: BASSA

- The Fighter: La storia di due fratelli pugili irlandesi: uno gareggia con tosti avversari e l'altro gli fa da coach. Durante il film succederà qualcosa che farà scaturire una forte incomprensione tra i due. E la loro situazione situazione familiare non è delle più rosee. Disgrazie su disgrazie, insomma. L'Academy è sempre impazzita per le storie di pugliato, ma questa volta i competitors sono davvero tosti pure per due pugili.
Possibilità di vittoria: NULLA

- Inception: Credo che Inception sia rientrato nella candidature solo perché la lista dei nominati per Miglior film - dallo scorso anno - è passata da 5 a 10. E non perché Inception sia un brutto film, anzi. Ma perché all'Academy - per un motivo ancora non pervenuto - sta sulle pelotas Cristopher Nolan, tant'è che lo ha scandalosamente snobbato non candidandolo come Miglior Regista. Due giorni fa l'ho rivisto in Blu-Ray: meraviglia delle meraviglie. E sono sempre più convinto che Inception sia prima di tutto un film su una bellissima e struggente storia d'amore. Altro che sogni, subconsci e cazzi e mazzi.
Possibilità di vittoria: NULLA

- I ragazzi stanno bene: Sottotitolo: ciò che gli sceneggiatori italiani non arriveranno mai a scrivere. Un film attuale, molto attuale, tantissimamente attuale. Uno spaccato veritiero della società di oggi, che non è certo quello che in Italia ci propinano con le fiction di Solfrizzi (scusami Solfrizzi se ti prendo come capro espiatorio). Un film con pratagonista una coppia di lesbiche è già di per se una vittoria per la bigotta America vederlo candidato come Miglior Film.
Possibilità di vittoria: NULLA

- Il discorso del Re: Zitto zitto, cacchio cacchio, è diventanto nel giro dell'ultimo mese uno dei favoriti alla vittoria finale. A mio punto di vista è uno dei film più deboli tra tutti i candidati che finora ho visto, ma non per questo meno meritevole di altri. E' un film che si aggrappa il più delle volte sulle eccezionali interpretazioni del cast, su tutti quella di uno straordinario Colin Firth. Regia e sceneggiatura hanno comunque il pregio di non calcare mai troppo la mano, adottando uno stile leggero e pacato.
Possibilità di vittoria: ALTISSIMA

- The Social Network: Prima di vedere Il Cigno Nero era il mio candidato preferito in assoluto. Lo è ancora, perché il film di Aronofsky ha decisamente meno chance di vincere rispetto a questo gioiellino di film che c'ha regalato David Fincher. Si parla della nascita di Facebook. Ma si parla soprattutto dei problemi legali scaturiti dopo la nascita del più famoso dei social network. Una roba baudiana come "Facebook l'ho inventato io!", "No, l'ho inventato io", "Ma che, l'abbiamo inventato noi!". Ovviamente il tutto scritto in una sceneggiatura a dir poco perfetta.
Possibilità di vittoria: ALTA

- 127 ore: Finalmente sono riuscito a vederlo. Folle, frentetico, adrenalinico, angoscioso. Questo è il nuovo film di Danny Boyle, con un James Franco davvero superlativo. Era difficile incentrare un'ora e mezzo di film su una situazione come quella relamente accaduta ad Aroon Ralsten, che rimase con un braccio intrappolato in una roccia durante un'escursione tra i canyon dello Utah. Non mancano scene forti. Dicono che alcuni sono svenuti. Parecchio sensibili, direi, visto che in alcuni film si vede di peggio.
Possibilità di vittoria: NULLA

- Toy Story 3: E' la terza volta nella storia degli Oscar che un film d'animazione è candidato nella categoria Miglior Film. Era successo già con La Bella e la Bestia e due anni anni fa con Up. La Pixar prima o poi dovrà diventare patrimonio dell'uminità. Il terzo capitolo di Toy Story rappresenta davvero il meglio in assoluto che la Pixar ha prodotto in questi anni. Non finiremo mai di stupirci con loro. Mai.
Possibilità di vittoria: NULLA

- Il Grinta: I Coen dicono che non si sono ispirati all'originale di Hathaway con Jonh Wayne. Io non l'ho visto l'originale ma è molto probabile che non l'abbiano fatto, in quanto il loro è un tipo di western atipico. All'Academy i Coen piacciono e non poco, tanto che nel 2008 li premiarono con un Oscar (non molto meritato, secondo me) per Non è un paese per vecchi. Senza contare che molti loro film vengono ricoperti di molte candidature.
Possibilità di vittoria: DISCRETA

- Un gelido inverno: E' quello che stiamo passando in questi giorni, in effetti. Scherzi a parte, questo è il film - come dicevo nei post precedenti - più indipendente tra i candidati di quest'anno. Il che non è affatto un male. Anzi, i film indipendenti mepiaccionounacifra. Soprattutto se provengono dal Sundance Festival come questo. Io però lo devo ancora vedere, quindi non mi sbilancio più di tanto.
Possibilità di vittoria: NULLA

sabato 26 febbraio 2011

Che Oscar che fa - Miglior Attore & Miglior Attrice Non Protagonista

Sono non protagonisti, ma non per questo sono inferiori a chi compare in ogni singola scena del film.
Cerchiamo anche per loro di vedere quali sono le chance di successo.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA:

- Christian Bale: Detto anche il mutaforma del cinema americano, in quanto ingrassa e dimagrisce come se nulla fosse a seconda del film che deve interpretare. Queste cose, si sa, all'Academy piacciono parecchio. Aggiungeteci che è pure bravo ed è il favorito della categoria e domenica notte potete vederlo insultare in diretta qualche suo familiare durante il discorso di ringraziamento per il premio ricevuto. Ah, è candidato per il suo ruolo in The Fighter.
Possibilità di vittoria: ALTA

- John Hawkes: E chi è?, direte voi. In questo caso lo dico anche io perché - me ignorante - non lo conoscevo proprio. E' candidato per Un gelido inverno e, spulciando su Wikipedia, vedo che ha partecipato a diverse serie tv, tra cui le mie due preferite: Lost e 24. Ma che personaggio interpretasse ancora non mi è chiaro. Stanotte non ci dormirò, guarda te.
Possibilità di vittoria: NULLA

- Jeremy Renner: Lo confesso: tifo spudoratamente per lui. Al diavolo l'imparzialità (come se nei post precedenti l'avevo messa in pratica). E' un attore maledettamente bravo. E in questo The Town lo dimostra più che in The Hurt Locker (dov'era candidato lo scorso anno come Miglior Attore).
Possibilità di vittoria: BASSA

- Mark Ruffalo: Ho sempre dubitato delle capacità recitative di questo attore. Forse perché non hai mai avuto un ruolo di primo piano in film che non fossero insipidi. Neanche questa volta è protagonista, ma fatto sta che per interpretare un donatore di sperma a una coppia lesbo ne I ragazzi stanno bene l'Academy lo ha premiato con la sua prima candidatura.
Possibilità di vittoria: NULLA

- Geoffrey Rush: Ecco, a chi volesse diventare attore io consiglierei di recuperare gran parte della filmografia di Sir Geoffrey Rush. Magari guardandoseli in lingua originale. Proviene dal teatro ed è canditato per il ruolo del logopedista di Re Giorgio VI ne Il discorso del Re.
Possibilità di vittoria: ALTA


MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA:

- Amy Adams: Candidata per The Fighter, la sciura Adams si becca la terza nomination della sua carriera. Carriera che ha visto alternarsi film di rilievo come Il Dubbio a quelli decisamente più scanzonati come Come d'incanto (come come?). E' brava, si, ma non mi ha mai convinto in pieno.
Possibilità di vittoria: DISCRETA

- Helena Bonham Carter: L'Elenuccia Bonham Carter nei Burton è un'attrice che non si può non amare. Io la immagino a casa mentre sta preparando i sorci fritti a Tim Burton vestita nello stesso identico modo di Bellatrix Lestrange, personaggio che interpreta da qualche anno in Harry Potter. Sì, proprio così, schizzata e nevrotica ma tremendamente adorabile. Com'è adorabile nelle vesti della moglie di Giorgio VI ne Il Discorso del Re. E infatti s'è presa una meritata candidatura.
Possibilità di vittoria: ALTA

- Melissa Leo: Fu nominata un paio d'anni fa come Miglior Attrice per il bellissimo Frozen River. Il 2011 gli ha portato una nuova candidatura, questa volta per The Fighter (tutti candidati per questo film tranne Mark Whalberg: c'è una giustizia divina). Oscar o non Oscar sono sicuro che la vedremo più spesso d'ora in poi.
Possibilità di vittoria: BASSA

- Hailee Stenfield: Tutti abbiamo avuto 14 anni. Ma non tutti li abbiamo avuti con una nomination agli Oscar. Invece la Stenfield ha 14 anni più una nomination agli Oscar ottenuta per Il Grinta dei Coen. Primo film, prima candidatura. Ed è pure bravissima.
Possibilità di vittoria: DISCRETA

- Jackie Weaver: Nel bellissimo film australiano Animal Kingdom la Weaver interpreta una madre-capobranco che fa da punto di raccordo nei loschi affari dei suoi malavitosi figli. Per questa magistrale interpretazione ha guadagnato una sfilza di candidature a vari festival e premi più o meno importanti. Che faccia il colpaccio anche con l'Oscar?
Possiblità di vittoria: BASSA

Che Oscar che fa - Miglior Attrice

E' il turno di esaminare le donzelle nominate in "a leading role", come dicono gli americani.

MIGLIOR ATTRICE:

- Annette Bening: Lei è brava. E credo pure che sia cosciente di esserlo. Forse questo la rende un po' presuntuosa, ma ne I ragazzi stanno bene dicono (io non l'ho ancora visto) che sia bravissima. E io gli credo. Intanto, per questo ruolo s'è già portata a casa un Golden Globe. Two is meglio che one?
Possibilità di vittoria: BASSA

- Nicole Kidman: Finalmente. Era ora. E che cavolo, eh! Cioè, da quanto le straordinarie performance recitative di Nicole Kidman non risultavano pervenute ai più come la temperatura di Santa Maria di Leuca? Sia lodato John Cameron Mitchell che l'ha diretta magistralmente nel bel Rabbit Hole. E' questa la Kidman che vogliamo. Ovvia.
Possibilità di vittoria: DISCRETA

- Jennifer Lawrence: L'avevamo notata qualche anno fa in The Burning Plain di Arriaga e subito ci colpì per la sua bravura. Colpì anche la giuria del Festival di Venezia in cui quel film era in concorso, tanto che la premiarono come miglior attrice esordiente. Questa è la sua prima candidatura per Un gelido inverno, il film sicuramente più indipendente tra tutti quelli nominati. Da tenere d'occhio.
Possibilità di vittoria: BASSA

- Natalie Portman: Scusate ma qui non ci sono cazzi che tengono. NATALIE DEVE VINCERE. Avete capito giurati dell'Academy? La sua ipnotizzante performance di prima ballerina ne Il Cigno Nero di Aronowsky la proiettano senza ombra di dubbio nella costellazione delle migliori interpretazioni della storia del cinema. Sto esagerando? Andatevi a vedere il film e poi me lo dite.
Possibilità di vittoria: ALTISSIMA

- Michelle Williams: Per molti resterà per sempre Jen, la troietta del serial adolescenziale Dawson's Creek, ma come attrice - a differenza di una certa Katie Holmes - si è emancipata e non poco. E quest'anno si becca la sua seconda candidatura per l'indipendentissimo Blue Valentine, dopo averla ricevuta qualche anno fa per aver interpretato la moglie del compianto Heath Ledger (cosa che poi effettivamente è avvenuta anche nella realtà) in I segreti di Brockeback Mountain.
Possibilità di vittoria: NULLA

Che Oscar che fa - Miglior Attore

Tra poco meno di 48 ore al Kodak Theatre di Los Angeles si terrà l'edizione numero 83 degli Academy Awards, conosciuti ai più come premi Oscar.
Nell'attesa di scoprire chi sono i premiati (e gli sconfitti) di questo 2011, faccio un po' il punto della situazione sui nominati e sulle loro chance di vittoria, cominciando dalla categoria dei Miglior Attori Protagonisti.

MIGLIOR ATTORE:

- James Franco: La sua prima candidatura agli Oscar. Meritata? Se aspettate un giorno ve lo dico domani. Stasera vedrò 127 ore, il film per cui è nominato. Comunque è sicuramente uno degli attori più promettenti sulla piazza al momento. Forse questo è il film che gli farà fare il definitivo salto di qualità.
Possibilità di vittoria: NULLA

- Jeff Bridges: Conoscendo un po' il suo carattere, non so cosa darebbe per aggiudicarsi il secondo Oscar consecutivo dopo averlo vinto nel 2010 per un eccellente interpretazione in Crazy Hearth. Quest'anno è stato candidato per il ruolo dello sceriffo Coburn ne Il Grinta dei fratelli Coen. Un'interpretazione un po' troppo caricaturale secondo il mio modesto punto di vista. Lo stesso ruolo valse a John Wayne il suo unico Oscar della carriera. Che sia di buon auspicio?
Possibilità di vittoria: BASSA

- Colin Firth: Molti dicono che la mattina di lunedì si sveglierà con l'Oscar sul comodino. Probabilmente sarà proprio così. Anzi, dev'essere così. Perche l'interpretazione di Firth del balbuziente Re Giorgio VI° è semplicemente straordinaria. Da premiare. Punto.
Possibilità di vittoria: ALTISSIMA

- Javier Bardem: Un Oscar se lo era già portato a casa nel 2008 per l'interpretazione dello psicopatico serial killer in Non è un paese per vecchi dei Coen (a proposito: ma quanto gli piacciono all'Academy i Coen?). Qui gareggia per Biutiful di Inarritu, un film di una tristezza unica. Lui, invece, non si discute. Questo ruolo gli è già valso la Palma d'Oro come Miglior Attore all'ultimo festival di Cannes. Che sia di buon auspicio? (Aridaje con questa frase).
Possibilità di vittoria: BASSA

- Jesse Eisenberg: Oh, finalmente un po' di gioventù! Non che che James Franco sia vecchio, ma qui parliamo di un ciòvane classe 1983. Non l'avrà mica candidato Matteo Renzi portando avanti la sua politica dei Rottamatori anche agli Oscar (visto che al PD non se lo fila nessuno)? Scherzi a parte, Eisenberg è molto convincente nel ruolo di Mark Zuckerberg, il creatore di Feisbuc, nel film The Social Network (o la versione non comica della sit-com The Big Bang Theory).
Possibilità di vittoria: NULLA

venerdì 25 febbraio 2011

Quella cattiva insegnate di Cameron Diaz

A me i trailer fanno letteralmente impazzire. Sì, io sono uno di quelli che arriva mezzora prima al cinema per vederseli tutti. Se al posto del film ci fossero solo trailer mi andrebbe bene lo stesso. Rimarrei lì a guardarli per tutto il giorno. Quindi, permettetemi di postare di tanto in tanto (molto frequentemente, in verità) alcuni trailer che mi hanno particolarmente colpito (in positivo o in negativo, ça va sans dire).
Oggi è il turno di Bad Teacher, film che vede come coppia di protagonisti Justin Timberlake (ormai sempre di più lanciato nel mondo della celluloide a discapito di una scricchiolante carriera da popstar) e Cameron Diaz. Ed è proprio lei la "cattiva maestra" del titolo. Ma cosa farà mai la quasi quarantenne Diaz per meritarsi questo appellativo? Beh, nel trailer si può già intendere qualcosa, sia a livello udito che a livello visivo. Io più che altro ho inteso qualcosa a livello visivo: a fine trailer si vede lei che fa un sexy car wash sotto gli occhi ingrifati di molti uomini (e non solo).
Avviso ai genitori: il trailer è "Red Band". Che vuol dire? Beh, è facile da intuire no? Se avete dei bambini che capiscono bene l'inglese o che ci vedono troppo, allontanateli dal PC.





USCITA ITALIA: Venerdì 8 luglio 2011

Le uscite del weekend (25/2/2011)

Dopo avervi introdotto alle meraviglie di questo blog con un post di benvenuto, rimbocchiamoci le mani e cominciamo a riempirlo di argomenti succulenti. O meglio, mi rimbocco le mani.
Oggi è venerdì, il giorno in cui Dio, prima di riposarsi, decise di fare uscire i film nei cinema di tutto il mondo, anche se non sono poi così sicuro che in Thailandia o in Liecktenstein escono proprio di venerdì i film al cinema.
Ma bando alle ciance, miei cari lettori. Vediamo quali sono i film che da oggi sono proiettati nelle sale cinematografiche del nostro paese:

- 127 ORE. Regia: Danny Boyle. Interpreti: James Franco. Programmato in 147 sale cinematografiche.

Dopo gli 8 Oscar portati a casa con The Millionaire - per me tutt'oggi eccessivi - nel 2009, l'inglese Danny Boyle torna al cinema e cambia di nuovo registro. Dopo la Londra deserta di 28 giorni dopo, passandro per i paesaggi incontaminati del suo primo floppone made in USA The Beach, e senza dimenticare quel meraviglioso film che era Trainspotting (un "cultissimo", ormai), Mr. Boyle ci racconta la sfortunata vicenda di Aron Ralston, un giovane ragazzo amante dell'avventura che durante la discesa di un crepaccio, inavvertitamente smuove un masso e si ritrova immobilizzato con un braccio conficcato tra la roccia e questo masso. Dopo le 127 ore del titolo, riuscirà a liberarsi; come non ve lo dico anche se, trattandosi di una vicenda accaduta realmente, forse ne siete già venuti a conoscenza. Ad interpretare Ralston c'è un James Franco che si è beccato una nomination come Miglior Attore agli immenenti Oscar (che tra l'altro presenterà insieme ad Anne Hataway). Il film, invece, in totale, se n'è prese ben 6. Sarà difficile che Boyle la spunti di nuovo, considerato anche il peso delle pellicole concorrenti. Comunque, questa sarà la mia personale scelta cinematografica della settimana.



- MANUALE D'AMORE 3. Regia: Giovanni Veronesi. Interpreti: Carlo Verdone, Robert De Niro, Monica Bellucci, Michele Placido, Donatella Finocchiaro, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Emanuele Propizio. Programmato in 485 sale cinematografiche.

E siamo a 3. E questa volta la cosa si fa seria. Come perché? Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti di nuovo insieme dopo l'appassionantissima fiction Compagni di scuola e dopo il meraviglioso seguito di 3MSC (sì, proprio come lo scrivono i bimbiminkia), Ho voglia di te (al limone, aggiungerei). Spero che in queste righe abbiate letto un tono decisamente sarcastico in me. Se non l'avete colto, ve lo dico io: era sarcasmo.
Dicevo, comunque. La cosa seria. Sì, proprio quella che state pensando: Robert De Niro in un film italiano. E che recita in italiano, ma pensa in inglese. Un po' come fanno le popstar straniere quando vengono qua in Italia: "Ciao Melano! Como va?". Non è la prima volta, eh, che Bob recita sotto la direzione di un regista italiano. E' che trent'anni fa si faceva dirigere da un certo Sergio Leone e da (inchinatevi al mio regista italiano preferito) Bernardo Bertolucci. Lo dico con tutta la stima che provo nei confronti di Giovanni Veronesi. Stima però abbastanza altalenante negli ultimi anni quando, sicuramente sotto l'effetto della ribollita non digerita come si deve, ha scritto degli obrori di sceneggiature per i film di Pieraccioni.
Tornando al film, che dire? Ah, si divide in tre capitoli (giovani, adulti e anziani, così m'è parso di aver capito) e Carlo Verdone per la quarta volta consecutiva in un film di Veronesi (i 3 Manuali + Italians) fa le comiche mentre si accinge a consumare con la bella di turno (questa volta incarnata dalla bravissima Donatella Finocchiaro). Sarà ripetitiva, ma è una scena che mi fa sempre sbellicare dalle risate.
L'unica cosa interessante che lascerà questo film sarà la "La Crisi" dei Bluvertigo, la canzone che si sente in sottofondo durante il trailer del film, che vi posto proprio qua sotto.



- UNKNOWN - SENZA IDENTITA'. Regia: Jaume Collet-Serra. Interpreti: Liam Neeson, January Jones, Diane Kruger, Bruno Ganz, Frank Langella. Programmato in 233 sale cinematografiche.

La locandina è identica spiccicata. Vi ricordate il film Io vi troverò, interpretato anch'esso da Liam Neeson? Ecco, andatevi a cercare le locandine di entrambi i film (su, non fate fare tutto a me!)...Visto? E' uguale!
La trama, però, è diversa. E' diversa da Io vi troverò, ma non da altri 15478 film. Andiamola a vedere.
Il dottor Martin, dopo un incidente d'auto a Berlino, si risveglia scoprendo che sua moglie non lo riconosce più e che un'altra misteriosa persona si è impossessata della sua identità. E lui indovinate un po' com'è rimasto? Senza identità. Ecco a cosa servono i sottotitoli italiani al titolo originale! Nel film, oltre all'insipida fidanzata di Peacy Bishop o Peter Witter (citazione strampalata che solo i più svegli, telefilmicamente parlando, riusciranno a cogliere), Diane Kruger, c'è la molto più sostanziosa moglie del Don Draper di Mad Men, January Jones. Ma ci sono anche due ottimi attori come Bruno Ganz e Frank Langella. Varrà la pena di vederlo questo film? E che ne so, andatevelo a vedere.



- LADRI DI CADAVERI - BURK & HARE. Regia: John Landis. Interpreti: Simon Pegg, Andy Serkis. Programmato in 44 sale cinematografiche.

Il ritorno alla regia, dopo 10 anni, di John Landis dovrebbe bastare come unico motivo per vedere questo film. Oltre ad una trama succulenta come questa. Burke e Hare, due truffatori irlandesi, cominciano a vendere ad un dottore dei cadaveri da ispezionare e, successivamente, diventeranno dei veri e propri serial killer.
Se ci aggiungete che la storia a un che di particolarmente grottesco e l'umorismo nero inglese certo non manca, avrete anche altri buoni motivi per vederlo. E poi è una delle rare occasioni per vedere Andy Serkis in versione umana.



- SHELTER - IDENTITA' PARANORMALI. Regia: Mans Marlind, Bjorn Stein. Interpreti: Julianne Moore, Jonathan Rhys-Meyers. Programmato in 99 sale cinematografiche.


Cari distributori italiani, vi odio. Sì, vi odio perché state tenendo nel freezer da mesi (ancora per poco, per fortuna) I ragazzi stanno bene e scongelate solo per il mercato italiano questo film dal dubbio valore, quando in America e in altri paesi è uscito direttamente in dvd. Questo fatto più la presenza di Jonathan "Faccia a cannato" Rhys-Meyers lo confermano definitivamente: è un film dal dubbio valore. Ma per la sola presenza della divina Julianne Moore si possano fare follie. Oppure aspettare l'11 marzo quando finalmente uscirà I ragazzi stanno bene. Noi un po' meno a vedere questi film. Ecco, sono talmente arrabbiato che la trama ve l'andate a cercare da soli. Io, al massimo, vi posto il trailer.

giovedì 24 febbraio 2011

Uelcom tu evribadi

Ebbene sì, dopo anni e anni di titubanza, anch' io mi sono deciso ad aprire un blog personale. E secondo voi di cosa parlerà?
Di botanica?
Dello strategismo sentimentale tanto caro alla Manuelona Arcuri?
Delle partite indiane di cricket?
No, niente di tutto questo. Si parla di cinema! Ancora?, diranno molti di voi. Sì, ancora. E ancora e ancora e ancora. Perché di cinema non mi stancherò mai, né di parlare, né di scrivere. Quindi, se la settima arte vi rimane indigesta più di una frittura di pesce, questo blog non fa per voi. Vi consiglio di orientarvi verso Cinematografo di Marzullo. Altrimenti, se la cosa vi stuzzica la virupendula (espressione gentilmente concessami dal mio amico Mirko Ballone), vi aspetto domani quando comincerò a fare sul serio (ahahahah, bella questa, vero?), analizzando le uscite del fine settimana.
Arrivedorci.