Che pizza. No dico, è andato tutto come da copione. Il discorso del Re doveva trionfare e così è stato. Sono quattro gli Oscar che si è portato a casa il film inglese: Miglior Film, Miglior Regia (Tom Hooper), Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Attore Protagonista (Colin Firth), sicuramente la più meritata di tutte. E' dal 2007 secondo me che l'Academy per la categoria di Miglior Film non ne azzecca una. Cominciò nel 2008 premiando Non è un paese per vecchi, un bel film ma non il migliore tra i candidati (per me doveva vincere Il Petroliere), proseguì nel 2009 premiando il sopravvalutato The Millionaire (quando invece Milk e Frost/Nixon erano tre spanne sopra) e nel 2010 con The Hurt Locker (bello sì, ma più esercizio tecnico che altro). Insomma, Il discorso del Re era il film più debole tra i candidati di quest'anno. Ecco.
Dicevamo, Colin Firth premiato meritatamente come Miglior Attore mentre nella sponda femminile trionfa (anche all'applausometro) una dolcissima Natalie Portman in dolce attesa per Il cigno nero. E qui non c'è niente da obiettare. Così come non obietto su The Fighter che ha dominato nella categoria Miglior Attori Non Protagonisti: Christian "Gesù Cristo" Bale e Melissa Leo.
Alla conta finale dei premi, il favorito fino di un mese fa The Social Network (neanche la regia, ma dai!) si è fatto battere anche da Inception per 3 a 4. Al film di Fincher vanno i premi, tutti strameritati, di Miglior Sceneggiatura Non Originale (Aroon Sorkin), Miglior Colonna Sonora (Trent Reznor e Atticus Ross) e Miglior Montaggio (Angus Wall e Kirk Baxter). Il film di Nolan trionfa invece, come previsto, nelle categorie tecniche: Miglior Fotografia, Migliori Effetti Speciali, Miglior Montaggio Sonoro, Miglior Sonoro (che poi qualcuno mi deve spiegare che differenza c'è tra quest'ultimi due, eh).
Se si deve trovare il Grande Sconfitto di quest'anno, beh, senza ombra di dubbio è Il Grinta dei fratelli Coen: 10 candidature, 0 premi. Gli Academy sono stati generosi con loro quando, a mio parere, se lo meritavano di meno. Sì, per me Il Grinta è superiore a Non è un paese per vecchi.
L'Oscar come Miglior Film Straniero se lo aggiudica la Danimarca per In un mondo migliore di Susanne Bier, battendo quel brutto film di Innarritu (e la Detassis gongola come non mia).
Miglior Film d'Animazione è stato eletto Toy Story 3 (c'erano dubbi?) che si porta a casa Pixar anche la Miglior Canzone.
Anche quest'anno, l'Italia esce a mani vuote. Antonella Cannarozzi, unica candidata per il bel paese (ahahah), non è riuscita ad aggiudicarsi la statuetta per i Migliori Costumi di Io sono l'amore, andata invece ad Alice in Wonderland. Già m'immagino i servizi dei tg di quest'oggi che vogliono infilarci l'Italia in tutti i modi: "Un tocco d'italianità c'è stato grazie alla moglie di Colin Firth", "Era presente anche un po' d'Italia alla cerimonia degli Oscar in quanto la bisnonna di Tim Burton è italiana". Ridicoli.
Riguardo allo spettacolo stendiamo un velo pietoso. Io che mi aspettavo grandi cose da una coppia di ciòvani come James Franco e Anne Hataway hanno dato invece del loro peggio. Fatto salvo la simpatica introduzione con loro che viaggiano tra i film candidati a Miglior Film, il resto è stato pura e semplice noia.
Che The King's Speech avesse dominato, l'avevo predetto. Quest'anno c'ho azzeccato, ma era assolutamente inevitabile. Gli Oscar, si sa, seguono molto il trend e - se negli ultimi mesi dello scorso anno - non si parlava d'altro che di The Social Network, l'inizio di quest'anno è stato senza ombra di dubbio il trionfo di The King's Speech! Avrei preferito che Best Picture andasse ad Inception, perché seriamente se lo meritava, ma sono un po' felice che la scelta sia almeno ricaduta su The King's Speech. Io l'ho adorato, e per me la vittoria ci può anche stare :D
RispondiEliminaSono FELICISSIMO che Colin e Natalie si siano portati quel maledetto premio a casa, thank God.
*avrebbe dominato, ma che cazzo scrivo stamattina. u.u
RispondiEliminaIo devo ancora vedere Un Gelido Inverno e The Fighter, ma tra quelli visti Il discorso del Re è quello meno convincente. The Social Network è una spanna sopra tutti, comunque.
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