domenica 20 marzo 2011

Riflessioni sparse su "Dylan Dog - Il film"

Fa strano che una casa di produzione chiamata "Hyde Park", come il famoso parco di Londra, produca il film su Dylan Dog che contrariamente al fumetto di Sclavi è ambientato a New Orleans invece che a Londra. Questo strampalato, sconclusionato e pessimo film sull'indagatore dell'incubo è uno "stributo" a uno dei fumetti italiani più importanti degli ultimi venti anni. Ci sono tante cose che non vanno per il verso giusto in questo film. In primis la pessima scelta dell'attore che è andato a impersonificare Dylan Dog, e cioè Brando Routh. Credo che Routh sia uno dei più incapaci attori viventi. Va bè, poi non ci sono Groucho (sostituito da un irritante assistente zombie), non c'è l'ispettore Bloch, non c'è appunto l'altro protagonista del fumetto: la città di Londra. Insomma non c'è praticamente niente che possa ricondurre al fumetto ideato da Tiziano Sclavi. Un occasione mancata. Dylan Dog meritava ben altro trattamento.

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